venerdì 22 ottobre 2010

Trame prussiane

REZZATO 21/10/2010 3° INCONTRO DEL XV TORNEO 270
Cari colonnelli del pentagono, il vostro morboso attaccamento al cinque è spiegato dal fatto che sono cinque le dita che stringono una spada, 5 i sensi che servono per uscire vivi da un combattimento in giungla, 5 le stelle che occorrono per diventare un generalissimo ma soprattutto 5 è il numero perfetto per disputare una partita di risiko. L’incontro inizia nel segno del generale Maori, la sua tattica consiste nel sacrificare due stati per creare movimento sul planisfero, la strategia però non dà i risultati sperati creando invece uno staticismo dilagante. La calma apparente in ogni caso nasconde un giro di alleanze gestite dal solito machiavellico Matteo, la sua grande opera diplomatica consiste nel tramutare uno stato cuscinetto da mauri -kazzako in un maori-maya-prussiano. La nuova alleanza consente al biondo generale di conquistarsi l’Oceania, garantendosi così il ruolo di leader mondiale. La seconda mossa dell’esercito prussiano è l’invasione dell’Europa, un impresa che risulta subito essere troppo ardita a causa dell’acerrima difesa dell’Orda d’oro, capace di mettere in seria difficoltà i sogni di gloria Matteiani. Alessandro in piena lotta per il controllo del Sud America contro l’ex alleato maori capisce che per piegare l’accerchiamento prussiano deve prima eliminare l’alleanza maori-maya-prussiano e lo fa attaccando senza scrupoli l’esigue difese maya in Argentina e Mongolia paralizzando così i preziosi rifornimenti di tris dei propri nemici. Dopo la conquista dell’America del Sud da parte kazaka, Matteo decide di cambiare tattica andando ad attaccare l’esercito cinese in Siam per così poi aprirsi la via della conquista dell’Asia. Contemporaneamente l’alleato maori sferra l’ennesimo attacco in Sud America dimostrando tutto l’ardimento guerresco del generale Marcos, ma ancora una volta Alessandro riesce a trovare la forza di mantenere il suo impero e di impedire la conquista dell’Asia alle forze prussiane, un risultato che alla fine lo premia con un bottino di 43 punti, importanti per il consolidamento del suo primato in classifica.
Critica alla partita: due pallini

Alessandro (7) 43. Gioca una partita astuta contro una banda di briganti che in tutti i modi cercano di portargli via il suo tesoretto. (Alì Babà) 1 (123)
Matteo (7) 21 Saccheggia con voracità ogni avversario che si trova sulla sua strada dimostrando un avidità incontrollata (Quaranta ladroni) 1 (123)
Giovanni(6) 17 Questa volta alla sanguinosa guerra preferisce la calma delicata del suono delle mille fontane che zampillano sui profumati giardini pensili. (Notti d’oriente) 1 (123)
Kamisan (6) 16 Per tutta la serata continua a sfregare inutilmente la sua lampada nel tentativo di far uscire il suo indiscusso ma incostante genio.(Aladino) 1(123)
Marco (6,5)+P.S. 10 E’ la chiave di volta della partita è da lui che partono tutte le iniziative che stravolgono la partita in poche parole basta salire su di lui per raggiungere la vittoria (Tappeto volante) 3(123)

martedì 12 ottobre 2010

Il ritorno tra i grandi

REZZATO 07/10/2010
2° INCONTRO DEL XV TORNEO 269 Cari cercatori di porcini il sottobosco brulica di grandi opportunità, la vittoria è li tra le foglie secche e le felci ingiallite, allora, cosa state aspettando? Buttatevi a capofitto e riempite a più non posso il vostro cestino! Nella misteriosa foresta della FRR si presentano sul campo di gara in 4:Giovanni, il capolista del torneo, Kamisan reduce da un ottima partita, Alessandro in fase down dopo la sconfitta dell’ultimo torneo e il neo campione in carica Luca. L’inizio, come nella scorsa partita, è tutto per l’esercito maya, le proprie armate si muovono senza difficoltà in Asia orientale, andando ad oltrepassare lo stretto di Bering per poi dilagare in tutta l’America del Nord tranne che per gli stati del sud tenuti strenuamente dall’esercito mongolo e cinese. La morsa maya si appesantisce ancora di più quando Giovanni sfodera un perfetto tris con appena tre carte, per la comunità internazionale sembra ripetersi lo stesso film visto durante la duecento sessantottesima partita ma, a sorpresa, un colpo di genio sanzenino stravolge per sempre le sorti della partita. Come un dio ellenico Kamisan si diverte a gestire il destino degli uomini e così nello stupore generale compie una ritirata strategica in America centrale andando a richiamare le sue forze in Venezuela, consentendo così ad Alessandro la conquista di tutto il Sud America. A questo punto la partita cambia direzione, l’Orda d’oro occupa uno ad uno tutti gli stati africani fino a quando non trova sulla sua strada l’arcigna difesa romana che lo costringe ad una battaglia casa per casa per la conquista dell’Europa. Alessandro sfruttando nei migliori dei modi l’alleanza con Kamisan riesce nell’impresa di eliminare l’esercito romano e di fermare le operazioni offensive maya. Una volta bloccato l’espansionismo dell’esacompione l’Orda d’oro dilaga in Asia andando a conquistare la prima vittoria del torneo e il primato assoluto del quindicesimo torneo.

Alessandro (8,5) 120+P.S. Sfrutta al meglio la manna caduta dal “kamisan” riuscendo a conquistarsi la terra promessa, di fatti il suo ultimo stato ad essere sottomesso è appunto la Mongolia. (Mosè) 1 (123)
Giovanni(6,5) 27 Nonostante tutto il mondo si ritorca contro di lui, il generale maya continua a mantenere una calma orientale come quella citata nell’inno giapponese:”Possa il Regno dell'Imperatore continuare felice per migliaia di anni,finchè quelli che oggi sono ciotoli diverrano grandi rocce che il muschio ricoprirà”(Sol Levante) 2 (123)
Kamisan (6) 10 La ritirata strategica giustificata dal fatto che durante una guerra di movimento si va avanti ed indietro è degna del miglior generale italiano.(Premio Badoglio) 3(123)
Luca (5) 0 Gioca una buona partita di contenimento ma, nonostante ciò, si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato (Fatalità) 0(123)