venerdì 31 ottobre 2008

Riecco la meteora prussiana

REZZATO 28/10/08 2° INCONTRO DEL XIII TORNEO, 231°PARTITA Care foglioline arrossite dal freddo, la vostra caduta è tanto rovinosa quanto romantica, essere belli nella fine o essere corrugati nella resistenza? Questo è il dilemma dell’autunno, questo è il quesito irrisolto del Risiko. La partita inizia subito all’insegna delle sorprese grazie al ritorno di Giorgio, generale del popolo incas. La sua presenza in ogni caso è vista con sospetto, la comunità mondiale ha ancora ben in mente il regalo di due vittorie consecutive offerte su un vassoio d’argento a Giovanni nello scorso torneo. L’inizio è all’insegna del dualismo Alessandro-Matteo, entrambi si trovano incastrati perfettamente in ogni parte del mondo e tutti e due posseggono nove stati. Inizia con il tris Matteo in Oceania ad eliminare le forze kazake e risponde Alessandro in Sud America distruggendo la resistenza prussiana, mentre il primo non si conquista il continente a causa della tenacia di Kamisan, il secondo s’impossessa senza problemi di tutto il continente. Sembra di rivedere la stessa trama della scorsa partita e di fatti Marco attacca il Venezuela dall’America Centrale ma, a differenza di una settimana fa, il suo attacco ha successo. La mossa consente all’esercito maori di fermare l’avanzata dell’Orda d’Oro e di potenziare ulteriormente la sua presenza nei continenti americani, nel frattempo in Oceania Matteo dissolve definitivamente la resistenza cinese conquistandosi il continente e candidandosi come probabile vincitore della partita. Kamisan dopo aver perso i territori in Oceania e in nord America decide che è giunta l’ora di sventolare la bandiera bianca consentendo a Giorgio di eliminarlo e di conquistare l’Africa all’infuori dell’Egitto. L’America del Nord ad un passo dall’essere occupata totalmente dall’esercito Maori viene invasa in Groenlandia da Matteo, non contento il biondo condottiero, prima del suono della campana, si annette anche l’Europa, dimostrando a tutta la comunità mondiale di essere un degno candidato per la vittoria finale.



Matteo 59 (7,5) Arriva lui e stravolge tutti i vecchi equilibri, non servono a niente le lamentele dei vecchi caporali del Risiko, lui va dritto per la sua strada.(Gelmini)
Alessandro 40 (6,5) Da quando ha vestito i panni dell’imperatore è convinto di poter strabiliare ad ogni incontro (Drag Queen)
Marco 34 (7+P.S.) Ha un filling particolare per l’America ma, alla fine la conquista di questo grande continente gli sfugge per un’inezia.(Gorge McCain)
Giorgio 19 (6) Ritorna dopo mille partite ma sembra che il tempo non sia passato, elimina i suoi avversari e polemizza su tutto e tutti..insomma è sempre il buon vecchi Giorgio. (Ibernato)
Kamisan 0 (4,5) Serata no per il combattente di altri tempi, la guerra moderna non fa per lui. Dopo la sua uscita la partita perde un vero cavaliere… di Vittorio Veneto (Delfino Borroni)

giovedì 23 ottobre 2008

Strat si riparte!

REZZATO 23/09/08 19° INCONTRO DEL XII TORNEO, 229°PARTITA Cari puledri senesi, per la tredicesima volta ci troviamo al palo, la polvere che sale dal terreno viene contrastata dal sudore freddo di noi giocatori, una domanda evapora dalla centrale piazza comunale. Chi sarà il nuovo eroe del fedele popolo della Federazione Risiko Rezzato? Sul tavolo ovale-centrico più famoso del mondo si presentano in cinque, i due fatelli Kamisan pronti a portare il trofeo a San Zeno, Alessandro deciso a dare continuità alle ultime due vittorie dello scorso torneo, Luca convinto a raggiungere la terza stella e Giovanni colui che ogni descrizione o presentazione risulta banale e riduttiva. Si parte e subito tutti i concorrenti cercano di controllare o conquistare il nono stato, si prosegue con il balletto dei rinforzi fino a quando Alessandro, primo di giro e primo nel sfoderare il tris, affonda in Sud America. Il suo attacco è fulmineo quanto fortunato Giovanni e Marco non possono che sventolare bandiera bianca. Chi non ci sta nel vedere L’orda d’oro gia forte nelle prime fase di gioco è Kamisan, sprezzante del pericolo, con pochi rinforzi si scaglia contro la difesa kazaka ma, la fortuna non collabora con l’esercito cinese. A questo punto anche Marco tenta la sortita e come suo fratello viene respinto dagli uomini di Alessandro. Con cinque rinforzi al giro, con un Giovanni bloccato dalle carte e dalla sorte, l’esercito dell’Orda doro decide di castigare l’esuberanza romana nel sciogliere unilateralmente le alleanze prese in precedenza. Con una mossa degna del migliore Rommel, accerchia le difese romane in Cina penetrando nel Siam attraverso il Medioriente e l’India. Non contento scende in Indonesia, sbaraglia la resistenza cinese e si conquista tutta l’Oceania. Intanto Marco, stato dopo stato si annette tutta l’Africa, peccato per il generale maori che Alessandro per vincere debba conquistarsi tutto il continente nero. Con un rinforzo al giro di undici rinforzi l’orda d’oro dissolve l’esercito maori conquistandosi così la prima partita del tredicesimo torneo.



Alessandro 120 (8,5) Considerando le ultime due vittorie dello scorso torneo, quella di oggi è la sua terza vittoria consecutiva, in più la facilità con la quale sforna tris da paura gli consentono di godere di uno stato psicofisico invidiabile.(Lance Amstrong)
Kamisan 19 (7+ P.S.+terza scintilla) Il suo attacco kamicazze contro il Venezuela di Alessandro non gli ha regalato niente di buono ma, ha consegnato a tutti noi un gesto tecnico da imitare. (Diego Armado Maradona)
Marco 18 (6,5) Dopo Alessandro è lui quello più vicino alla vittoria, nella sfida con Giovanni ne esce vincitore, la conquista dell’Africa è li ha dimostrarlo. (Scippione l’Africano)
Luca 6 (5,5) Ha la sfortuna di trovarsi sulla strada di Alessandro la sua asfaltatura consente all’Orda d’oro di vincere. (Anas)
Giovanni 4 (5) La sua partita non è mai partita, la sua prestazione è troppo anonima per essere vera. Probabilmente l’esercito Maya si è preso un turno di riposo dopo i sei titoli conquistati (Turn Over)

venerdì 10 ottobre 2008

Coppa al Kaiser

Cari topolini bianchi da laboratorio, l’ultimo esperimento da voi felicemente affrontato prevedeva il collaudo della regola dell’attacco obbligatorio. Tale regola costringe i giocatori, aventi un numero pari o maggiore di sei stati , di effettuare almeno un attacco, questo innesto regolamentare ha lo scopo di svuotare il planisfero da troppe armate inutilizzate, movimentare il gioco e far fiorire un numero maggiore di vittorie. La seconda regola collaudata è lo spostamento rapido delle truppe tra più stati collegati, valorizzando così di fatto tutti quei generali capaci di creare una trama tra i loro possedimenti. La partita inizia con un susseguirsi di attacchi non riusciti, Subito Alessandro e Kamisan vanno sotto la soglia dei sei stati, la situazione invece di essere un disastro si rivela un lieto sospiro di sollievo, siccome consente ai due generali di riordinare le proprie armate. Chi approfitta della situazione è Marco, a suo agio con la nuova regola si ingrandisce rapidamente andando a sfiorare i quindici stati. Il generale maori non contento di possedere quasi tutta l’Europa si lancia nella conquista dell’America del Nord ma, per sua sfortuna e proprio sul più bello, i suoi dadi si sgonfiano improvvisamente. A questo punto il vuoto di potere viene riempito da Alessandro, bravo a fruttare il tris conquistandosi il famoso semi continente del Nord Asia. Chi invece non trova un filing con le nuove regole è Kamisan, il suo disperato tentativo di far qualcosa lo porta semplicemente al suicidio in Oceania, dove Matteo ormai anche lui ai minimi termini, prima si annette il continente, e poi elimina e ruba le carte del generale cinese. Il biondo condottiero in giro di tre mani diventa il vero padrone del gioco, prima scardina senza problemi Marco in America del Nord e successivamente tacita i sogni di gloria di Alessandro. Prima della fine della partita Andrea trova le forze necessarie per trovarsi una buona nicchia di mercato in America del Sud, riuscendo prima ad eliminare l’esercito romano decisamente in serata no e successivamente a farsi suo tutto il continente. A questo punto Matteo non avendo più nessun ostacolo si conquista la vittoria di Coppa, peccato che alla fine il successo avvenga solo tramite il conteggio dei punti e non grazie al KO tecnico. La causa è da imputarsi alla sete di vendetta di Matteo nei confronti di Alessandro che lo aveva attaccato nel Siam, invece di conquistarsi l’ultimo stato dell’obbiettivo il Generale prussiano decide d’invadere la Cina dell’Orda d’oro ma, al suono della campanella, peccato che l’ esercito del biondo generale non sia con le caraffe di birra a brindare ma, ancora impegnate a perder tempo col suo amico-nemico Alessandro.
Le due regole collaudate alla fine sono state momentaneamente rimandate, la loro introduzione è stata giudicata troppo avvanguardistica.
Matteo 83, Alessandro 36, Andrea 12, Marco 3, Luca 0, Kamisan 0