
Cari legionari, ormai la polvere ha smesso di aleggiare sul campo di battaglia, stendendosi come
una vellutata coperta sulle nostre armature insanguinate. Il sudore misto a rabbia intrappola tra le dita i fantasmi delle scelte sbagliate, cavalli armati senza fantino cavalcano solitari al centro del nostro insuccesso. Solo un condottiero davanti a questo inutile pulviscolo tattico assapora la primavera del successo, Giovanni, il generale maya dopo una stupenda partita si aggiudica la sua seconda coppa. La partita inizia con la disposizione delle armate, Luca si instaura tra la Francia e la Spagna, Giovanni in Medioriente e Alessandro tra i Balcani. Le prime scaramucce si svolgono contro le armate imperiali, libere dal comando dei generali e sparse un po’ in tutto l’Impero, ed è proprio in questa parte della partita dove l’ago della bilancia incomincia a pendere per Giovanni. Critica della partita: 2,5 pallini

Giovanni (8,5) 40 Agisce con cinismo e lucidità andando a vincere a mani basse la sua seconda coppa, un aiuto importante arriva dal ritorno del suo migliore alleato, Qualè? Il culo! (L’amico ritrovato)
Luca (6,5) 15 Affascinante la mossa tentata per spezzare le reni a Giovanni, volgare l’ennesimo tentativo di rottura di palle ad Alessandro. (Punizione corporale)
Alessandro(5) 0 Non gli riesce niente neppure quello di punzecchiare gli avversari. (Spuntato)
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