mercoledì 10 dicembre 2008

Il colore della fortuna

REZZATO 05/12/08 3° INCONTRO DEL XIII TORNEO, 232°PARTITA


Cari amanti delle percezione visive generate dai segnali nervosi che i fotorecettori della retina mandano al cervello quando assorbono radiazioni elettromagnetiche di determinate lunghezze d'onda e intensità, in una parola il colore, si oggi al centro della nostra attenzione c’è proprio lui il colore, quel meraviglioso fenomeno capace di rendere il mondo incredibilmente variegato. Queste dolci descrizioni valgono fino a quando non si entra nel mondo del risiko, lì il colore assume un ruolo diverso più ancestrale, mischiandosi con le misteriose vie della fortuna, così il giallo rappresenta la sconfitta assicurata, il viola la vittoria di chi possiede un animo estroso, il verde la vittoria se si è un giocatore deciso, il rosso la vittoria se si è rapidi gia dall’inizio, il nero garantisce l’immunità alla sconfitta, mentre il blues è decisamente il colore della fortuna. Dadi blues che questa volta finiscono nelle mani di Alessandro, assicurandogli gia nei frangenti iniziali della partita quella tranquillità in più necessaria per poter resistere agli attacchi nemici e quella sicurezza in più fondamentale per poter manovrare in fase offensiva. Così gia al primo giro i cubetti color del cielo alpino gli consentono di conquistare il Nord Africa di Matteo difeso con tre armate. La manovra è fondamentale per chi volesse conquistarsi il Sud America e di fatti dopo una prima sfuriata infruttuosa di Matteo, l’esercito dell’Orda d’oro dilaga in tutto il continente, garantendosi rinforzi necessari per il raggiungimento dei suoi obbiettivi. Sembra tutto semplice ma a questo punto si crea la Santa lega contro l’infedele esercito kazzako, Luca e Kamisan attaccano in Nord America, ricacciando Alessandro dall’altra parte dell’Oceano, mentre Matteo tenta di sfondare in Venezuela. E’ il momento fondamentale della partita, è la Lepanto del Risiko, grazie a questa manovra i tre alleati riescono a ritardare l’espansionismo mongolo, garantendosi così salva la vita e soprattutto salvo il tredicesimo torneo.

Critica della partita: Un pallino e mezzo

Alessandro 56 (7,5)
Grazie ai dadi blues le sue giocata sono di un’altra stazza, la vittoria gli sfuma solo perché il mondo si coalizza contro di lui (King Kong)
Luca 34 (6,5) Possiede un gran bel numero di stati, sacrifica il sogno dell’impero attaccando Alessandro per il bene del mondo (Winston Churchill)
Kamisan 27 (6,5+P.S.) Una volta investito dal ruolo di difensore del XIII torneo le prova tutte per eliminare la minaccia dell’Orda d’oro.(Crociato)
Matteo 8 (6,5) E’ lui il padre della crociata, eliminare Alessandro non è solo una missione è una religione. (Urbano II)

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