venerdì 10 ottobre 2008

Coppa al Kaiser

Cari topolini bianchi da laboratorio, l’ultimo esperimento da voi felicemente affrontato prevedeva il collaudo della regola dell’attacco obbligatorio. Tale regola costringe i giocatori, aventi un numero pari o maggiore di sei stati , di effettuare almeno un attacco, questo innesto regolamentare ha lo scopo di svuotare il planisfero da troppe armate inutilizzate, movimentare il gioco e far fiorire un numero maggiore di vittorie. La seconda regola collaudata è lo spostamento rapido delle truppe tra più stati collegati, valorizzando così di fatto tutti quei generali capaci di creare una trama tra i loro possedimenti. La partita inizia con un susseguirsi di attacchi non riusciti, Subito Alessandro e Kamisan vanno sotto la soglia dei sei stati, la situazione invece di essere un disastro si rivela un lieto sospiro di sollievo, siccome consente ai due generali di riordinare le proprie armate. Chi approfitta della situazione è Marco, a suo agio con la nuova regola si ingrandisce rapidamente andando a sfiorare i quindici stati. Il generale maori non contento di possedere quasi tutta l’Europa si lancia nella conquista dell’America del Nord ma, per sua sfortuna e proprio sul più bello, i suoi dadi si sgonfiano improvvisamente. A questo punto il vuoto di potere viene riempito da Alessandro, bravo a fruttare il tris conquistandosi il famoso semi continente del Nord Asia. Chi invece non trova un filing con le nuove regole è Kamisan, il suo disperato tentativo di far qualcosa lo porta semplicemente al suicidio in Oceania, dove Matteo ormai anche lui ai minimi termini, prima si annette il continente, e poi elimina e ruba le carte del generale cinese. Il biondo condottiero in giro di tre mani diventa il vero padrone del gioco, prima scardina senza problemi Marco in America del Nord e successivamente tacita i sogni di gloria di Alessandro. Prima della fine della partita Andrea trova le forze necessarie per trovarsi una buona nicchia di mercato in America del Sud, riuscendo prima ad eliminare l’esercito romano decisamente in serata no e successivamente a farsi suo tutto il continente. A questo punto Matteo non avendo più nessun ostacolo si conquista la vittoria di Coppa, peccato che alla fine il successo avvenga solo tramite il conteggio dei punti e non grazie al KO tecnico. La causa è da imputarsi alla sete di vendetta di Matteo nei confronti di Alessandro che lo aveva attaccato nel Siam, invece di conquistarsi l’ultimo stato dell’obbiettivo il Generale prussiano decide d’invadere la Cina dell’Orda d’oro ma, al suono della campanella, peccato che l’ esercito del biondo generale non sia con le caraffe di birra a brindare ma, ancora impegnate a perder tempo col suo amico-nemico Alessandro.
Le due regole collaudate alla fine sono state momentaneamente rimandate, la loro introduzione è stata giudicata troppo avvanguardistica.
Matteo 83, Alessandro 36, Andrea 12, Marco 3, Luca 0, Kamisan 0

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